Il mercato dei pesci tropicali: ci sono segnali di ripresa?
Testo e foto: Francesco Denitto
Prendo spunto da una newsletter ricevuta dagli organizzatori di una delle più importanti fiere mondiali del settore chesi svolge ogni due anni nella Città-Stato di Singapore: Aquarama!
Dal 30 Maggio al 2 Giugno 2013 presso il Suntec Singapore, la kermesse asiatica giungerà alla sua 13a Edizione ed ospiterà come sempre una variegata rappresentanza di operatori del settore che presenteranno i loro prodotti e le novità per il mercato dell’acquariofilia. Parallelamente, grazie alla collaborazione con Associazioni e Club locali, verranno organizzati molteplici concorsi internazionali a tema che negli anni si sono affermati sulla scena mondiale, divenendo punti di riferimento per professionisti e privati di tutto il mondo.
Guppy selezionati presso un allevamento di Singapore e pronti per essere imbustati e spediti all’estero.
Tra i concorsi più conosciuti citiamo quelli del discus, dei goldfish, dei Betta splendens, degli acquari marini, dei guppy, degli arowana, ecc.
Supportata anche da numerosi enti ed istituzioni pubbliche, Aquarama accoglie ad ogni edizione migliaia di visitatori provenienti da ogni angolo del Pianeta.
Pesci marini in quarantena prima di essere venduti.
Talee di invertebrati in accrescimento. Gli invertebrati tropicali rappresentano un’importante fetta di mercato dell’esportazione del “vivo” da Singapore verso altri mercati, americano ed europeo fra tutti.
Sempre attenti agli andamenti del mercato globale, soprattutto in questo periodo di lunga crisi che sembra non finire mai e che ha sensibilmente “toccato” anche il settore acquariofilo provocando “numerose vittime” negli ultimi anni, gli organizzatori di Aquarama hanno recentemente pubblicato una serie di dati apparsi originariamente nella edizione di Settembre del magazine Ornamental Fish Newsletter, pubblicato dalla Agri-Food and Veterinary Authority (AVA).
I dati in questione si riferiscono alle esportazioni di pesci tropicali negli ultimi tre anni e che da Singapore prendono direzioni differenti, entrando nei mercati di vari Paesi di tutto il mondo. Riportiamo di seguito i grafici riassuntivi originali ed un personale commento (dell’autore) a corredo di ciascuno di essi.
Fig. 1. Il grafico si riferisce all’andamento in percentuale dell’esportazione (da Singapore) di pesci ornamentali a partire dal primo trimestre del 2010 (Q1/2010) fino al secondo trimestre del corrente anno (Q2/2012). Si noti come il settore del “vivo” abbia attraversato un lungo periodo di crisi che sembra risollevarsi solo a partire dalla fine del 2011, quando i dati percentuale hanno subito una inversione di tendenza ritornando progressivamente (ma prudentemente) positivi.
Il 2010 ed il 2011 sono certamente stati anni molto pesanti per l’intero settore.
Fig. 2. Nel grafico “a torta” sono raffigurati i primi dieci mercati che importano “vivo” da Singapore. I dati si riferiscono al primo semestre 2012. Le piazze più importanti sono gli Stati Uniti, che assorbono il 17% delle esportazioni totali, il Regno Unito (16%), il Giappone (8%) e la Germania (7%). L’Italia, più o meno in linea con altri Paesi Europei, ha generato un volume di mercato pari al 4% delle esportazioni globali.
Fig. 3. Nella Tabella è riportata una comparazione (espressa in milioni di Dollari di Singapore) tra primo semestre del 2011 e primo semestre del 2012. In linea a ciascun Paese importatore, in ultima colonna, è riportata la variazione percentuale tra i due periodi indicati. Mentre per i mercati americano e giapponese si è assistito ad un importante incremento delle importazioni (rispettivamente +24,3% e + 23%), salta agli occhi l’impressionante dato relativo al mercato russo che con un +77% è il Paese che più di ogni altro ha dato importanti segnali di ripresa del settore. C’è da dire però che la Russi ha movimenta nel primo semestre di quest’anno un volume d’affari pari solo a poco più di ¼ di quello americano (1572 vs 6657 milioni di SING $). In Europa, la Germania e l’Olanda manifestano un nuovo interesse per il mercato, segnando rispettivamente il +14,6% e il +8,5%. Ancora segni negativi per il Canada (-3,6%), ed in Europa per i mercati del Regno Unito (-10,7%), Francia (-5,3%) e Spagna (-2,6%). Il peggior dato, purtroppo, si riferisce ai dati italiani di importazione. Il nostro Paese ha infatti segnato un pesante -19,6%, peggior valore tra tutti quelli presi in esame.La variazione percentuale globale è stata, infine, pari ad un incoraggiante + 2,3%, dando motivi di ottimismo per gli allevatori/esportatori singaporiani che complessivamente si sentono incoraggiati a lavorare con maggiore determinazione in un settore che potrebbe, nei prossimi anni, incrementare ulteriormente il volume di affari ed uscire di fatto dal lungo periodo di crisi.
I discus sono pronti per essere spediti. Prima di essere messi in busta, i pesci vengono tenuti per alcuni giorni a digiuno per evitare che gli escrementi possano inquinare l’acqua presente nei sacchetti di trasporto.
A questo punto, la speranza è che il trend positivo che ha già iniziato a coinvolgere diversi mercati extra-europei (Stati Uniti e Giappone) nonché alcuni importanti mercati europei come la Germania e l’Olanda, possa investire progressivamente anche le altre piazze (quella dell’Italia in primis) che, al contrario, sembrano ancora in ritardo verso la ripresa economica del settore. Per maggiori informazioni sulla 13a edizione di Aquarama: http://www.aquarama.com.sg/