Presentazione pubblica dell’ACQUARIO DEL SALENTO

Presentazione pubblica dell’ACQUARIO DEL SALENTO

A cura del G.A.S.

Nella serata del 30 Gennaio 2015, mentre una mareggiata di scirocco imperversava lungo la costa ionica del Salento catapultando polpi e pesci sulla strada del lungomare di Santa Maria al Bagno (marina di Nardò, Lecce), ad appena un centinaio di metri dal mare veniva presentato alla cittadinanza il nuovo Acquario del Salento.

Foto 1 Il logo del nuovo Acquario del Salento.

Frutto di un progetto ETCP “Grecia-Italia” finanziato dall’Unione Europea che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di enti ed istituzioni della zona quali l’Università del Salento (Leader Partner del Progetto), la Provincia di Lecce e la municipalità di Nardò, la nuova struttura è ufficialmente entrata nella sua ultima fase che da qui a quest’estate verrà completata ed allestita nei suoi contenuti. In particolare, i 22 acquari (di cui 5 destinati alla sala quarantena) che hanno da poco superato il collaudo degli impianti, saranno progressivamente “portati a maturazione”, allestiti e resi idonei ad ospitare varie comunità vegetali ed animali mediterranee.
Per la serata di presentazione (che non ha rappresentato di fatto l’inaugurazione vera e propria dell’Acquario, n.d.a.) sono intervenute varie personalità politiche locali tra cui Sindaco, Vicesindaco ed alcuni assessori del Comune di Nardò, il Presidente della Provincia di Lecce, nonché alcuni rappresentanti dell’Ateneo salentino i quali hanno presentato al numeroso pubblico presente le varie fasi del Progetto in procinto di essere ultimato.

Foto 2 La targa del Progetto nell’ambito del quale è stato possibile realizzare l’Acquario del Salento.

Per l’occasione, alcune vasche erano state animate con l’introduzione di alcune specie di invertebrati e pesci che hanno ovviamente catalizzato l’attenzione dei visitatori.
Il Gruppo Acquariofilo Salentino ha voluto esserci per varie ragioni. Prima fra tutte, perché diversi soci della storica associazione acquariofila hanno partecipato, in vari modi, alla realizzazione dell’Acquario del Salento; in secondo luogo, ovviamente, perché la nuova struttura ed il G.A.S. sono accomunati dal medesimo obiettivo, ovvero la divulgazione del patrimonio acquatico locale; ed infine per il semplice motivo che il G.A.S., così come altre associazioni del territorio, collaborerà in futuro alla valorizzazione della stessa, mettendo a disposizione il proprio bagaglio di esperienze nella conduzione di comunità biologiche in acquario e nell’organizzazione di eventi divulgativi e culturali. I soci del G.A.S., dunque, si sono dati appuntamento presso l’Acquario del Salento dove hanno potuto trascorrere una bella serata in una atmosfera che solo gli acquari pubblici sanno regalare. Si è potuto così discutere di eventuali attività future e pianificare i prossimi appuntamenti che dovranno essere sviluppati nel corso dell’anno.

Oltre al Gruppo Acquariofilo Salentino, hanno partecipato alla serata in qualità di collaboratori anche il Gruppo Speleologico Neretino, rappresentato alla cerimonia da diversi soci che hanno allestito una vetrina di presentazione delle principali attività svolte sul territorio dall’associazione; l’associazione Salento Sommerso, che riunisce alcuni tra i più bravi fotoreporter subacquei del territorio e che ha partecipato attivamente alla rappresentazione fotografica sottomarina permanente esposta nell’Acquario; il Museo dell’Ambiente dell’Università del Salento, che ha presentato con una bacheca le proprie attività di carattere prevalentemente paleontologico; l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, che parteciperà anche in futuro alla gestione dell’Acquario; l’impianto di allevamento “inmare” di Torre Suda (Marina di Racale, LE), che ha gentilmente fornito alcuni esemplari di Sparus aurata (orate) e Dicentrarchus labrax (spigole) che hanno movimentato una grande vasca da 2500 litri che potrà essere ammirata in tutta la sua maestosità nella sala centrale dell’Acquario del Salento.

Nella carrellata di foto che segue, i nostri lettori potranno farsi una prima idea di quello che tra qualche mese sarà l’Acquario del Salento, una delle poche strutture di questo tipo del Sud Italia e che, si spera, grazie ad una oculata gestione da parte di uno staff di comprovata esperienza, possa diventare un fiore all’occhiello del nostro meraviglioso territorio.

Ovviamente il Gruppo Acquariofilo Salentino non mancherà di informare i nostri lettori sull’apertura ufficiale dell’Acquario. Alla prossima!

Foto 3 La struttura da 350 mq vista dall’esterno e sita in via Cesare Augusto 8 a Santa Maria al Bagno (Nardò, LE).

Foto 4 L’acquario di grotta che ospiterà fauna tipica di questi habitat costieri di cui la costa neretina è particolarmente ricca.

Foto 5 Particolare della ricostruzione di una grotta subacquea e, sul retro, un’altra vasca “di mare aperto”. Tutti gli impianti acquaristici della struttura sono stati realizzati da uno staff di professionisti coordinati dalla Ditta Hobby Fauna Sport di Taurisano (LE).

Foto 6 Visone generale della sala dedicata all’infralitorale in cui verranno presentate le comunità animali che abitano i primi 20 metri della colonna d’acqua, sia su fondale sabbioso, sia su fondale roccioso.

Foto 7 A destra la grande vasca da 2,5 metri di lunghezza che rappresenta il fondale in cui si è adagiata la nave oneraria romana ed il suo carico di circa 150 anfore vinarie, affondata nel II secolo A.C.; a sinistra, la ricostruzione parziale della stiva della nave e delle anfore trasportate al suo interno prima del naufragio.

Foto 8 Vasche tematiche che ospiteranno specie delicate o di piccole e medie dimensioni. Le foto dei pannelli sono del biologo e fotografo subacqueo Cataldo Licchelli.

Foto 9 Palaemon sp. su una spugna eretta. Questi gamberetti si adattano bene alla vita in acquario, ovviamente se in assenza di predatori.

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Una grossa orata ben ambientata nella grande vasca da 2500 litri.

Foto 11 L’anfora a dimensioni naturali adagiata nell’acquario dedicato al naufragio della nave romana.

Foto 12 Due paguri lottano per accaparrarsi le attinie da trasportare sulle rispettive conchiglie utilizzate come rifugio.

Foto 13 Visione generale delle tre grandi vasche da 2 metri i cui sfondi tridimensionali riproducono parzialmente altrettanti relitti moderni risalenti alla seconda guerra mondiale ed adagiati sui fondali, tra Gallipoli e Porto Cesareo, tra 35 e 90 metri. Le foto di questa sala sono a cura del subacqueo professionista Alberto Liturri, collaboratore del Diving Center Costa del Sud di Santa Caterina (Nardò, LE).

Foto 14 La vasca “tributo” alla nave Caterina Madre, affondata nel periodo della Grande Guerra ed adagiato su un fondale di circa 65 metri. Si noti la riproduzione in vasca dell’immagine soprastante.

Foto 15 Alcuni monitor sono stati dislocati lungo il percorso e attraverso di essi, verranno narrati gli eventi che hanno provocato i naufragi presentati nell’Acquario.

Foto 16 Lo staff dell’Azienda “inmare” di Torre Suda, davanti alla grande vasca in cui nuotano i loro maestosi pesci.

Foto 17 La locandina dell’Azienda esposta nella sala conferenze.

Foto 18 La vetrina allestita dal Gruppo Speleologico Neretino.

Foto 19 La vetrina a cura del Museo dell’Ambiente dell’Ateneo salentino.

Foto 20 Parziale della sala multifunzionale che potrà ospitare circa 50 posti a sedere e che verrà utilizzata per proiettare video ed immagini sul tema.

Su youtube il video realizzato da un TG locale

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Alessandro80

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