Channa gachua – esperienza di riproduzione e allevamento
I Channa sp. sono pesci della famiglia Channidae: pesci predatori che, tra le varie specie, variano per colori forme e dimensioni. Possono raggiungere dimensioni che vanno da 10 cm a 1.5metri.
Solitamente sono chiamati “snakehead fish” (pesci testa di serpente) per via della forma del corpo allungata, senza pinne pelviche e la testa che richiama appunto la forma di una testa di serpente.
Per differenziarli dalle specie decisamente più grandi e non adatte all’allevamento in acquario! le Channa più piccole vengono definite Channa “dwarf” cioè “nane”, Il termine dwarf sta anche ad indicare un areale di specie molto diversificato e non ancora ben definito dagli studiosi, ancora oggi c’è tanta confusione tassonomica dovuta soprattutto alla enorme diffusione della specie e alla meravigliosa adattabilità a vivere in ambienti diversi.
Le varie specie di Channa sono diffuse dall’Iran fino all’estremo Sud-Est Asiatico. Molte sono simili tra loro, ma recenti studi genetici mostrano quanto siano distanti dal punto di vista evolutivo. Lo dimostra anche l’evoluzione nelle tecniche di riproduzione delle varie specie, alcune incubatrici orali, altre disperdono le uova in superficie, altre ancora costruiscono e depongono su superfici o in tane.
Dal punto di vista comportamentale le considero molto vicine ai ciclidi rispetto che agli anabantidi.
Fino a pochi anni fa venivano pescate e allevate a solo scopo alimentare ma l’interesse acquariofilo le ha portate ad occupare una piccola nicchia del mercato ornamentale.
Channa bleheri, C. gachua e C. andrao, C. pulchra di 6-8cm hanno un valore di mercato piuttosto accessibile (15-50€ circa), Channa ornatipinnis 80-110€ ma alcune varietà possono raggiungere valori di mercato molto più alti. Channa barca, ad esempio, possono costare alcune migliaia di Euro nei mercati asiatici figuriamoci in Europa!
Sono pesci dal carattere forte, molto intelligenti e con un’indole alla fuga molto accentuata. Gli esemplari da me acquistati erano solitamente molto piccoli e spesso non corrispondevano alla giusta specie (poco male quando specie di valore sono state acquistate a basso costo come mi è successo con delle pulcra wild)
Difficile era dunque avere delle coppie se non si ordinavano molti esemplari che significa anche avere molte vasche! soprattutto per alcune specie da carattere intraspecifico violento come ad esempio le mie 2 femmine di C. ornatipinnis che, da 5 anni sono ospiti dei miei acquari, senza aver avuto la fortuna di allevare una coppia. Di certo l’acquisto di pochi pesci non è favorito nemmeno dai costi generali di trasporto e dalla situazione normativa internazionale che non permettono ad oggi di importare facilmente specie di qualità dal sud-est asiatico.
Da alcuni anni mi sono appassionato a queste bellissime specie di pesci acquistando quello che alcuni anni fa il mercato poteva di tanto in tanto offrire. Credo di essere stato il primo in Italia ad acquistare i Channa ornatipinnis dalla spettacolare colorazione caratteristica grigio-blue. Poi C. bleheri, C, andrao C. lucius C. Pulchra e Pulchra wild.
Oggigiorno le importazioni sono più frequenti anche se a prezzi non sempre accessibili per specie particolari.
Un altro bellissimo acquisto (errato a dire il vero!) fu quello di alcune piccolissime Channa che dovevano essere C. andrao ma dopo poche settimane di crescita si rivelarono essere C. gachua.
In acquario restano di solito ferme nei loro nascondigli ed escono di tanto in tanto a perlustrare il resto della vasca avvicinandosi alla superficie per prendere letteralmente una boccata d’aria.
Tutti i Channa che dal punto di vista della classificazione tassonomica fanno parte dell’ordine degli Anabantidi, respirano infatti aria! La respirazione avviene attraverso quattro paia di branchie, situate nelle camere branchiali e da organi respiratori accessori che gli permettono di assorbire l’ossigeno direttamente dall’aria atmosferica.
Non saprei dire se tale organo sia più o meno evoluto del famoso labirinto dei Trichogaster o dei conosciutissimi Betta ma come quest’ultimi, anche i Channa hanno grosse difficoltà di sopravvivenza in assenza di “boccate d’aria”, I Channa possono sopravvivere respirando aria molto più a lungo dei comuni anabantidi.
Un esempio di Channa facilmente gestibile da un acquariofilo è il
Channa gachua. È originario degli habitat d’acqua dolce dell’Asia meridionale con ampia diffusione nel territorio del Bengalese, può vivere bene in quasi tutti i tipi di zone umide: piccoli e grandi fiumi, ruscelli canali e risaie.
Questi due piccoli pesciolini (18cm circa) non molto aggressivi tra loro e nemmeno di carattere “tosto” come erano solite essere le C. ornatipinnis, hanno vissuto un paio di inverni separati poi, per provarne la compatibilità, sono state spostate in un acquario da 80 litri ben piantumato, pieno di piante, rocce e legni. Non ci sono mai stati problemi di convivenza se non qualche piccola scaramuccia sulle pinne e sul volto.
L’allevamento è stato semplice: cambi regolari, alimentazione proteica con Acheta domesticus (grilli da pasto), verme da pesca coreano e anche pellet per ciclidi di grossa taglia; segno che non erano specie wild e che erano comunque abituate a mangiare il classico mangime.
Un’esperienza di allevamento della specie molto bella finché….il fatidico momento di rammarico, quando si allevano queste specie!
Tornato da 4 giorni di ferie estive, quella che oggi posso dire essere la femmina, scompare! Le Channa sono molto intelligenti, cercano e trovano vie di fuga ovunque. Non è insolito infatti sentire battere sui vetri e sui coperchi; scoprire un piccolo foro di uscita, per loro, può essere l’ obbiettivo di evasione dalla vasca. Ricordo ancora le C. ornatipinnis battere e rompere un coperchio in vetro di 3mm per scappare dalla vasca.
E così credevo fosse accaduto!
L’ unica probabile e potenziale coppia di adulti che possedevo era ormai finita. Ci è voluto circa una settimana per digerire la delusione di non essere riuscito nemmeno a trovarlo per terra! tra i scaffali e scatoloni della mia fishroom nel seminterrato, era scomparso. I Channa sono in grado di strisciare e spostarsi per lunghi percorsi e posso vivere abbastanza a lungo anche con pochissima acqua.
Cosicché! cambio l’acqua e nutro quello che era l’altro pesce (il maschio) rimasto solo nella sua nicchia.
Il problema della coppia è trovarne un altro, che sarebbe di piccole dimensioni all’arrivo e non adatto a vivere con un Channa adulto finché… nel momento in cui posavo il mangime, vidi una nuvola di circa 200 piccoli pesci neri avvolgere la madre che fuoriesce da quella che si rivelò essere una buca profonda scavata nella sabbia lungo una grossa radice.
Spettacolare gruppetto di piccoli Channa di pochi giorni di vita
Vedere una scena simile ti fa tornare bambino alla riproduzione del primo guppy! Qualcosa di sensazionale!
LA RIPRODUZIONE
Channa gachua si riproduce come i più conosciuti Betta, le gachua non costruiscono nido di bolle ma in una densa zona vegetativa avvengono gli abbracci tra maschio e femmina e da li la fecondazione delle uova che restano sospese a pelo d’acqua e protette, al termine della deposizione! I piccoli, nati vengono spostati o nuotano in una tana con la madre mentre il padre resta vigile sul territorio.
L’ALLEVAMENTO
Allevare i piccolini è stato molto facile.
I primi 10 giorni, i piccoli saranno stati sicuramente alimentati dalla madre che produce delle covate “bianche o sterili” per nutrirli. Lo si deduce dal fatto che la crescita è visibilmente accentuata e il ventre e abbastanza pieno. Oltretutto le uova decorticate di artemia sono state ignorate i primi giorni.
Trascorsi 10 giorni, i piccoli Channa pian piano, in un gruppo molto compatto, nuotano sempre vicino dalla tana ed iniziano ad alimentarsi dalle uova di artemia decorticate.
A 15 giorni iniziano già a cercare cibo e a mangiare il secco.
A soli 20 giorni si muovono e si nutrono come gli adulti. Ovviamente cibo adatto alla dimensione della loro bocca dato che tendono ad ingoiare tutto per intero.
Con parsimonia somministravo: Chironomus congelato, Daphnia magna e comune secco per avannotti.
I genitori applicano le cure parentali, il rischio che possa succedere che mangino i piccoli come spesso e purtroppo accade con Ciclidi o pesci di allevamento intensivo non sussiste. Come per i Pelvicachromis pulcher o i Julidochromis marlieri, i piccoli vivono fino all’età sub-adulta insieme ai genitori.
I Channa possono essere lasciati con i genitori finché non avranno raggiunto una taglia semi adulta dopo andranno spostati e separati possibilmente per taglia prima che iniziano ad azzuffarsi. La bassa aggressività intraspecifica di questa specie permette di tenerli insieme in piccoli gruppi e in vasche di dimensioni adeguate.
La chimica dell’acqua e condizioni di allevamento e riproduzione sono state le seguenti:
- pH 6.7
- temperatura 25°C
- Conducibilità elettrica 400microS/cm
- d°GH 7
- d°KH 3
- NO3 20
Il filtraggio è centralizzato in tutta la fishroom con filtri ad aria, la vasca è gestita con soli cambi costanti del 30% settimanali.
Nel video il primo mese di vita dei piccoli Channa gachua
https://youtu.be/pSgUHziouYA