Le origini del Pesce Rosso (Carassius auratus) di Giuseppe Tarantino
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Le prime testimonianze certe sul ritrovamento del Carassius auratus
risalgono a più di mille anni fa durante la dinastia Song (960 - 1127),
esattamente a Hangzhou e Jiaxing, nella provincia di Zhejiang, venne
scoperto un pesciolino arancione, identico alla Carpa Crucian ma dalle
scaglie incredibilmente rilucenti, tanto da farlo apparire d'oro zecchino.
La notizia si diffuse velocemente di provincia in provincia e ritenendolo un
animale sacro, la sua cattura venne fin da subito proibita. Così, per un
secolo, il pesce prosperò in completa libertà, finché un giorno, la famiglia
reale, costruì un grande lago artificiale nei giardini del palazzo di Lin'an
(oggi Hangzhou) e incaricò dei pescatori di catturare un gran numero di
carpe dorate con l'intenzione di allevarle e riprodurle in cattività. I
dignitari ed i signori in visita al palazzo si innamorarono di questa
bellissima creatura e desiderarono allevarla presso le loro province, così
venne instaurato il primo commercio ittico non legato all'alimentazione. E
fu anche così che ebbe inizio l'allevamento il larga scala di questo piccolo
pesce.
Per garantire alle carpe dorate una vita lunga e prospera, la famiglia reale
assunse un gran numero di persone con il grado ambito di Allevatori
dell'Imperatore. Col passare degli anni questa qualifica divenne una
professione; gli allevatori sperimentarono nuovi tipi di insetti e crostacei
per fissare le naturali mutazioni che apparivano di tanto in tanto nei
pesci; fu così che i colori variarono e le code e le pinne si allungarono,
diventando sempre più fluenti, sempre più grandi.
Durante la dinastia Ming (1368-1644) il medico scienziato e farmacista Li
Shizhen (1518-1593) scrisse un importantissimo testo intitolato Compendium
della Materia Medica, conosciuto anche con il nome di Linee Principali della
Medicina Erboristica, pubblicato nel 1596; in questa opera si legge che
"Alcune persone durante il periodo Song cominciarono ad allevare il pesce
rosso e oggi allevarlo è divenuto un passatempo nelle case di ogni dove". Ed
era infatti così. Il pesciolino dorato, un tempo ospite di riguardo dei
giardini imperiali, divenne ben presto un animale domestico del popolo, che
lo riprodusse e crebbe in conche e grandi vasi per poterlo ammirare
all'interno delle abitazioni.
L'arte dell'allevamento valicò i confini della Cina e nel 1502 raggiunse il
Giappone: l'avventura del Carassius auratus era cominciata.
In Europa arrivò molto dopo
nel 1700, nel frattempo il nostro amico era stato importato un po’ in tutto
il mondo adattandosi a diversi habitat, infatti lo troviamo anche alle
Hawaii, alle Mauritius e in molti altri posti.
L’introduzione in Europa partì dal Portogallo, ma presto arrivò in Francia e
in Inghilterra, qui il primo ad averli fu il duca di Richmond che li fece
arrivare in un vaso di terracotta.
In quel periodo, i vasi di terracotta erano i primi contenitori dove i pesci
erano allevati, solo in seguito la terracotta sarà sostituita dal vetro.
Proprio in Francia c’è un altro aneddoto legato al pesce rosso: una dama di
compagnia d’origine indiana avrebbe regalato a madama de Pompadour alcuni
pesci rossi soprattutto in riferimento al vero nome che era madama Poisson.
All’inizio del 1800 il pesce rosso era considerato come un gioiello che
adornava le case e le tavolate dei ricchi nobili, come la storia si ripete
in altri luoghi e in altre epoche. Si ricorda, come esempio di finezza, il
pranzo dato dal principe Potemkin per la sua amante Caterina II, durante il
quale si era provveduto ad adornare le tavole con le bocce di vetro con
dentro i pesci rossi.
Le nobildonne, durante il tempo di Napoleone III, usavano adornarsi con
delle piccole bocce di vetro che contenevano dei piccoli pesciolini rossi:
li usavano come orecchini; qui qualcuno dirà -povere orecchie- io dico -
poveri pesci!
L’introduzione di altre specie più pregiate tipo l’”Orifiamma” avvenne solo
nella seconda metà del 1800, quando, finalmente, troviamo i primi
allevamenti in Germania. In seguito altre nazioni come Francia e Inghilterra
s’impegnarono nel loro allevamento e in Italia troviamo alcuni allevatori in
Emilia-romagna e in Liguria.
Un grosso allevamento, durante la seconda guerra mondiale, si trovava a
Hiroshima prima dello scoppio della bomba nucleare.
Adesso i migliori pesci si possono trovare in America dove furono introdotti
solo nel 1880, in Giappone e in Inghilterra.
Ora il pesce rosso è riconosciuto come uno degli animali da compagnia più
apprezzato in tutto il mondo; questo perché è facile da accontentare, si
adatta facilmente a diversi habitat, ma soprattutto è un animale
abitudinario che tende a riconoscere chi gli dà da mangiare.
Autore: Giuseppe: giuswa76@intrefree.it